Il camaleonte corto (maltese)

Siamo a Mellieha, nel parco naturale di It-Ghadira a Malta, isola principale dell’arcipelago delle maltidi situato 80 chilometri a sud della Sicilia in pieno mare del nord, 66°N di latitudine.
È qui che è stata introdotta una specie mediamente comune di calaleonte, il cosiddetto camaleonte corto o camaleonte maltese oppure anche camaleonte corto maltese*.
Come tutti sanno il camaleonte in genere è l’animale per antonomasia associato al mimetismo: “sei un tipo camaleontico” lo si dice a coloro i quali siano abili nel nascondersi senza scappare ma cambiando sembianze per assimilarsi all’ambiente circostante (colore, forma, dimensioni ecc.) sviando così il predatore.
È chiaro a tutti che pure il camaleonte corto rientra in questa schiera di esseri dotati di mimetismo. Come lo scorpione grigioperla peloso è dotato di ghiandole cromatofore che secernono pigmenti liberi di fluire secondo le più banali leggi della fluidodinamica in ogni zona del corpo.
Tali pigmenti, in quantità di circa 0.8 litri per un esemplare di circa 10 centimetri di lunghezza (lunghezza ridotta rispetto alla corrispettiva specie continentale, da qui l’appellativo ‘corto’) fluiscono in canaletti detti “canaletti di Gozo” per andare a riempire vescicole equidistribuite al di sotto dell’epidermide superiore.
Il processo di camuffamento è rapidissimo e permette davvero al corto animale di salvare la pelle anche nelle situazioni più complesse.
Unica piccola e importante particolarità che lo rende un po’ sfortunato è che dal 1974, anno dell’indipendenza di Malta, il camaleonte corto ha perso parzialmente la capacità cromoregolatoria cambiando il proprio colore solo ed esclusivamente dal neutro maròn smorto (il colore base) a colore di “bandiera di Malta”, cosa che lo rende incolume solo nel caso di vicinanza con bandiere di Malta.
Ad esempio nel caso in cui il camaleonte corto si trovi tra gli aghi di pino d’Aleppo e un rigogolo (un uccello degli orionidi, un predatore) lo dovesse puntare, ecco che lui si agita, velocemente attiva il processo di camouflage e… tracchete! ecco che vien fuori una colorazione rossocrociata diventando un prelibato boccone per il ghiotto uccello.
Il camaleonte corto è stato introdotto a Malta dall’uomo nel 2015, per errore.

* “karma cameleon” per gli anglosassoni

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