Categoria: etologia

Articoli che integrano un documentario, svela retroscena o anticipano contenuti futuri.

Il kilàmo beratoio

Siamo in piena Silla, una vastissima regione collinare di recentissima formazione eocenico carbonifera appartenente al subcontinente sudamericasiatico e sita tra la Milla e il Mar Caspio. In questa regione dal clima semiarido del sud, habitat perfetto per le giraffe sudamericasiatiche immobili su cui una prossima relazione dell’entourage di Irbarol ci edurrà, vive un animale che da molti anni ha stimolato la scienza degli “animali imperfetti” ovvero quelli a cui manca quel qualcosa che non so …

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Il camaleonte corto (maltese)

Siamo a Mellieha, nel parco naturale di It-Ghadira a Malta, isola principale dell’arcipelago delle maltidi situato 80 chilometri a sud della Sicilia in pieno mare del nord, 66°N di latitudine. È qui che è stata introdotta una specie mediamente comune di calaleonte, il cosiddetto camaleonte corto o camaleonte maltese oppure anche camaleonte corto maltese*. Come tutti sanno il camaleonte in genere è l’animale per antonomasia associato al mimetismo: “sei un tipo camaleontico” lo si dice …

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L’Ovis Orientalis (var. Aragonensis)

Nell’estate del 1997 Asgard Kioskesen ed il suo entourage costituito da Carlo Squallor e Ianni Ossi come aiutanti per il recupero in loco delle sostanze alcooliche e di quelle edibili del bosco si trasferì nel Montiferru per studiare da vicino Ovis Orientalis var. Aragonensis. Il Muflone. Anche se il nostro etologo se ne andò per gli studi in Sardegna sfruttando il traghetto della Moby ad un euro, storicamente il Muflone qualche secolo fa era molto …

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Il bruco del cùculo

Agli inizi del 2004, quando era all’apice della sua carriera di etologo, Irbarol si invaghì dello studio degli uccelli. Iniziò così a studiare abitudini e comportamenti di alcuni passeriformi tra cui la cinciallegra, il codirosso spazzacamino e il fringuello scoprendo incredibilmente che ogni uccello è diverso da un altro. Questo concetto di base è stato per lui una scoperta di grandissima importanza che gli donò un sacco di autostima (del tipo: alla domanda “ehi, Gary, …

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Il leone solitario (pleonis solitarii)

Il primo avvistamento di un leone solitario (sp: pleonis solitarii) avvenne nel lontanissimo anno 2012. Fu il grande esperto di etologia marina Gabriel Batis, argentino di nascita e italiano di adozione, a capire che si trattava di una nuova specie, variante evidentissima dal leone non solitario (sp: pleonis non solitarii) per la caratteristica di essere stato osservato a lungo in habitat privi di altri esemplari simili. Il primo avvistamento avvenne casualmente a Thermolee, una città …

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Sondaggio: quale animale anormale in futuro?

Apriamo il primo sondaggio della storia di Animali anormali per capire quale tra questi bizzarrissimi animali potrà essere oggetto di studio e di conseguenza oggetto di racconto e illustrazione per una successiva pubblicazione nel sito. A voi esprimere la preferenza. Non è detto che l’animale che vincerà non possa diventare uno dei prossimi animali delle magliette del negozietto online…

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Il coacervo volante

Il Lucanus Coacervus, comunemente conosciuto come Coacervo Volante, è un Coaleottero Volante. Differisce da un coleottero per una “a” presente tra la “o” e la “l”. Il notissimo ed ingenuissimo etologo Asgard Kioskesen studiò il Coacervo Volante nel 2001, con qualche mese di ritardo sul proprio programma di studi per il primo triennio del nuovo millennio. Egli infatti nell’agosto del 2000, avendo grande fretta di uscire dopo aver ricevuto un Sms con scritto “Hai vinto …

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La tartaruga Kinixys

Durante il suo classico viaggio nell’Africa nera di qualche decennio fa, nelle foreste tra i confini liberio-ivoriani, tra le comunità di Adzopè ed Awaso, il neo bioetologo Asgard Kioskesen incontrò il pluripremiato etologo togolese Atakpalè Lomè, da cui imparò una sfilza inimmaginabile di segreti e da cui riuscì a carpire un’infinità di informazioni utilissime alla crescita di un sano bioetologo. Ad esempio Kioskesen non sapeva ancora che dopo una balla mostruosa si poteva facilmente recuperare …

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Lo Yetigal

Nella primavera del 1982 Asgard Kioskesen si trovava sul Nevegal in cerca di conferme alle voci che volevano la presenza nelle vette bellunesi di un mostruoso Yeti Ramato, o Yeti del Nevegal, o uomo delle nevi del Nevegal, o abominevole uomo delle nevi del Nevegal. Meglio per tutti se Yetigal. Il mostruoso scimmione, esemplare di tre metri e dieci per 9 quintali, fu sentito per la prima volta l’anno prima. Egli, infatti, già visivamente appariscente …

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Il granchio rosso dell’isola di Fisolo

La straordinaria unicità e varietà dell’ecosistema lagunare stupisce sempre. Gli abitanti di questo ambiente di transizione hanno nei secoli sviluppato adattamenti straordinari per potersi imporre e vivere la propria nicchia ecologica. Un caso emblematico è rappresentato da un particolare crostaceo decapode, comunemente chiamato granchio, che nella Laguna di Venezia ha raggiunto livelli di speciazione incredibili. Ricordiamo il granchio freddoloso dell’isola di Murano detto anche granchio tessitore, così denominato poiché nel periodo invernale ha sviluppato la …

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L’occhiata dalle occhiaie

Al largo delle coste orientali di Madrid, in Portogallo, nel periodo che va da marzo a libennaio il mare si popola di branchi di un peculiare tipo di pesce, l’occhiata dalle occhiaie. La principale caratteristica che la contraddistingue dall’occhiata comune è la presenza evidente di “borse” altresì dette “occhiaie” sotto l’apparato oculare che le dona dal punto di vista estetico un aspetto trasandato. Irbarol stabilì nel 1982 in un suo studio accurato effettuato l’11 luglio …

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La gastrite del gasteropode medio

Avete per caso trovato in spiaggia, magari durante una bella passeggiata al tramonto sulla battigia, una bella conchiglia di un bivalve con un forellino dal diametro perfetto? Avete pensato anche voi che quel forellino sia stato fatto da un essere umano con lo scopo di inanellare una certa quantità di conchiglie per farne -ecchennesò- una collana per il partner? Probabilmente non conoscete alcuni comportamenti dei gasteropodi o almeno di alcune tra le specie più aggressive …

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La medusa a puà

La medusa a puà venne scoperta nel lontanissimo 2012 da Irbarol e dal suo nuovo entourage identico in tutto e per tutto a quello del 2002. Fu il caso a determinarne la scoperta nelle acque tranquille dell’isola di Ibiza, Baleari. La medusa a puà si decise autoritariamente che vive esclusivamente nel Mare Mediterraneo in maniera pacifica, senza cioè grossi problemi di vicinato. Spostamento e deambulazione. Sfruttando l’incredibile propulsione derivante dal movimento ondulatorio dell’apparato mediale e …

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Il maggiolino arrampicatore

Nelle prealpi venete vi sono un sacco di microambienti adatti alla creazione di nicchie floro-faunistiche. Uno di questi è la valle di Schievenin, una remota valle del bellunese, nota nel mondo dell’arrampicata sportiva perché sede di una storica palestra di roccia1. Qui e solo qui vive una sottospecie di coleotteri del genere Melolontha (il maggiolino comune, classificato per la prima volta da Linneo nel 1758), caratterizzati da alcune caratteristiche peculiari tra cui: capacità di scalare …

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I liseltrons cjargnei dal devonian, vegnares a stai: i “dinosauris”.

A cjaval tra il devonian disora e il cjarbonifar disot, tresintaecinquanta/sesanta agns indaur, quant che su la cjera a erin daur a riva i prins crots e liseltris (e lis plantis da cjera a erin saltadis fur nome di cinquantamilions di agns), la Cjargna a era bielgià a chi. A no era propri cusì come cumò e i cunfins a erin un tic sbrindulats. Ma La Cjargna, copari, a era bielgià. A son un grum …

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Ehi, cosa vuoi di più dalla vita? Un tucano

“Il tucano è un uccello intelligente”. Una prova di tale affermazione arriva dall’ultima pubblicazione a carattere ornitologico di Irbarol eseguita nel gennaio del 2010 nelle foreste nebulari di Monteverde, uno dei più spettacolari luoghi del mondo dove osservare tali uccelli. Tale pubblicazione ha riscosso molto successo nelle riviste di satira. Irbarol volle dare ad ogni costo il suo contributo scientifico alla questione, ancora senza risposta concreta, sull’esatto utilizzo del becco di dimensioni spropositate del tucano. …

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Il Piscosauro sudamericano

Al parco nazionale Toro Toro, in Bolivia, durante gli scavi di ampliamento dei bagni dell’area riservata ai guardiaparco sono state rinvenute sulla superificie di rocce stratificate le impronte di un sauro sconosciuto prima d’ora. In quest’area del mondo particolarmente conosciuta dal punto di vista paleontologico per le tracce dei giganti cretacici (qui ad oggi vi sono pareti rocciose con impresse più di 100 tipi di impronte di animali diversi) si può dunque aggiungere un altro …

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Scoperta una nuova stella marina: la “pentapunta”.

Durante le feste dello scavallamento 2011-2012 Irbarol trascorse qualche giorno di villeggiatura al mare tra le migliori spiagge della famosissima costa meridionale della Svizzera. Precisamente il 2 di gennaio sotto il sole cocente optò per immergersi con la sua nuova muta mimetica per una immersione subacquea. Per potersi immergere senza disturbare i pesci e lasciarsi avvicinare facilmente da essi decise infatti di modificare la muta (partendo da una tuta base economica acquistata all’Ikea) colorandola a …

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Anteprima: lo studio di Irbarol sugli Echinidi dei proto oceani

Irbarol ha deciso di divulgare al mondo scientifico il contenuto di un capitolo della bozza del suo recente studio sugli Echinidi dei proto oceani. E’ davvero raro che uno studioso della sua caratura divulghi in anteprima una parte dei contenuti della pubblicazione imminente, quindi dobbiamo davvero ringraziarlo per la sua generosità. È chiaro che Irbarol ha voluto dare una prova della sua dimestichezza col latino. Ecco il contenuto dell’abstract: “Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur …

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La mosca suicida (musca ghhnngh ghh ghnn)

Dopo aver studiato a fondo le caratteristiche della mosca tiè tiè Irbarol ha deciso fosse il caso di continuare a dedicare del tempo all’entomologia e ad analizzare le incredibili caratteristiche di quella che è stata ribattezzata la “mosca suicida” (nome latino: musca ghhnngh ghh ghnn). Innanzitutto la mosca suicida, di sicura importazione sudamericana, è un parassita/suicida. Essa si nutre prevalentemente di microsostanze pseudozuccherine presenti negli alveoli polmonari di vari tipi di mammiferi tra cui predilige …

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