Dedica speciale a Geppo Einstein Visentin

L’articolo settimanale di Animali anormali non può non essere dedicato ad un animale anormale che non c’è più: Geppo.

Geppo aveva accumulato, nei suoi 81 anni canini equivalenti a 567 anni umani, tanti soprannomi. Tra i molti che ho sentito ve ne sono in particolare due che mi hanno fatto sempre molto ridere: il primo, dato dalla sua padroncina Moira, colei che lo ha accolto quando randagio e abbandonato vagava disperato nella campagna di Padova, è “Geppo Einstein Visentin”, soprannome tanto bizzarro quanto veritiero, il secondo, dato dal suo padroncino Paolo, colui che ha accolto colei che aveva accolto Geppo, è “Geppotestadicazzo”, soprannome molto bizzarro parzialmente veritiero.

Dunque, torniamo su Geppo Einstein Visentin. Domanda: Perché è un soprannome veritiero? Risposta: Geppo ad insaputa dei suoi padroni ha fatto molte cose di importanza globale che elenco:

1. da giovane, tra il 1600 e il 1604 partecipò attivamente alla realizzazione del Taglio di Porto Viro, opera idraulica veneziana;
2. nel 1909 partecipò alla stesura di Zur Elektrodynamik bewegter Körper (Sull’elettrodinamica dei corpi in movimento) che aveva come oggetto l’interazione fra corpi carichi in movimento e il campo elettromagnetico vista da diversi osservatori in stati di moto differenti;
3. ispirò nel 1911 la nozione di dualismo onda-particella nella meccanica quantistica;
4. sollevò problematiche sulle curve introspettive nei modelli pre-tolomeiani;
5. grazie alla sua passione verso l’astronomia, calcolò l’ambivalenza degli specchi ottici trattati in antiriflesso nelle megastrutture;
6. per tutto il 1999 fornì energia elettrica alla provincia di Modena con la sola semplice applicazione di un oscillografo sulla coda di una cometa;
7. scavò buche fino a raggiungere la discontinuità di Mohorovičić.

Ciao Geppo, Gieppo, Jeppo, Jieppho, Giè Pò e Gee Eppo.