La mosca suicida (musca ghhnngh ghh ghnn)

Dopo aver studiato a fondo le caratteristiche della mosca tiè tiè Irbarol ha deciso fosse il caso di continuare a dedicare del tempo all’entomologia e ad analizzare le incredibili caratteristiche di quella che è stata ribattezzata la “mosca suicida” (nome latino: musca ghhnngh ghh ghnn).
Innanzitutto la mosca suicida, di sicura importazione sudamericana, è un parassita/suicida. Essa si nutre prevalentemente di microsostanze pseudozuccherine presenti negli alveoli polmonari di vari tipi di mammiferi tra cui predilige senza ombra di dubbio l’uomo.

Sfruttando i vari momenti altalenanti della sinusoide respiratoria e sfruttando altresì la cavità orale che inevitabilmente concede il passaggio di materia solida nel momento dell’inspirazione/espirazione, la mosca suicida grazie anche ai flussi d’aria che si creano al momento dell’inspirazione, identifica le linee di flusso di Bernoulli e ci si getta a capofitto col proposito di arrivare dritta dritta ai polmoni. Sfruttando la visione periferica e i movimenti imprevedibili caratteristici delle mosche tipo quelle della famiglia delle Tephritidae (come la mosca del sedano, Euleia heraclei, tanto per intenderci), la mosca tossica arriva più facilmente all’obiettivo.

Se una mosca tossica viene “inspirata” causa nel malcapitato, al momento dell’introduzione nella cavità orale, questi sintomi:
1. apnea e tosse cicliche e con frequenze basse, dell’ordine appartenente all’intervallo 0.58-0.733 hertz;
2. viramento del colore dell’epidermide facciale tendente essenzialmente al rosso vermiglio passando per il rosso rubino e il viola A.C. Fiorentina;
3. incapacità a reagire agli stimoli esterni;
4. diarrea (si presenta circa 24 ore dopo l’avvenimento);
5. interruzione parziale ma improvvisa dell’utilizzo di corde vocali (sintomo su cui Irbarol si basò per attribuire al genere l’attributo ghhnngh ghh ghnn).

Alla fine della fiera la mosca suicida muore come da copione ma anche il malcapitato soggetto, oggetto del suicidio, passa un brutto quarto d’ora.

Questa voce è stata pubblicata in entomologia, etologia, matematico-fisico-chimica.

5 commenti

  1. grandissimoooo

  2. questo è senza dubbio il mio animale anormale preferito

    • Irbarol sta valutando la possibilità di utilizzarlo quale documentario di apertura del Vol. 2.

  3. C’è da aggiungere che il nemico naturale di questa mosca è la sambuca. Grazie a tutti

    • Questa è una considerazione che dovrà essere affrontata separatamente. Occorrerà capire bene le relazioni alcooliche tra la sambuca e la chitina eventualmente presente nel carapace dell’insetto per prevedere sbalzi di temperatura a livello globale. Mi scuso per l’intervento.

Replica al commento si Paui Cancella la replica

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>