L’atomo di Yttogeno

Come descritto nell’importantissima formula di Magnussen e Viganò:

YtPz2O5 + H2O + CaCO3 > H2CO3 + CaPz2 +H2Yt

applicata alle varie fasi di predazione dei gasteropodi recentemente studiate dall’entourage di Irbarol, un elemento chimico di recente scoperta ha acquisito una tale importanza da essere studiato separatamente. Si tratta dell’yttogeno, simbolo chimico Yt, numero atomico 343, coincidente con il numero civico della vecchia casa di Irbarol di Dublino.

Attualmente l’yttogeno è considerato il principale responsabile della mancata, o quantomeno parziale, digestione da parte del gasteropode della parte carbonatica del guscio delle prede. Si ma, perché? Secondo un paio di dottorandi dell’Università di Zin Xiang, in Svizzera, tali Efrem Papadopulos e Nicholas James Bianchettini, ovviamente sottopagati dall’università prestigiosa di cui fanno parte, l’yttogeno sarebbe semplicemente troppo pesante per la digestione, cosa che sembra ovvia se relazionata al peso atomico intrinseco dell’atomo. Ed infatti i due dottorandi dopo un mese di analisi di laboratorio passato a gestire la preziosissima (e unica) bilancia atomica in dotazione all’università, hanno notato che 1.0 kg di yttogeno, preso (e pagato) in natura, pesa all’incirca 2.0 kg se portato in acqua marina salata, secondo loro troppo per un gasteropode di appena 3 hg massimo di peso.

In natura l’yttogeno, ricordiamolo, è disponibile prevalentemente sottoforma di yttogenuro in molti solfuri minerali come il ramye1, il pyombo2 e l’argyento3 e si ottiene come sottoprodotto dell’estrazione di tali elementi, dalla ganga dall’anodo delle raffinerie di ramye o dalla produzione di acido solforico nel ciclo di Weissen.

Si può dedurre perciò le gravi difficoltà da parte di Efrem e di Nicholas nel reperire la materia prima per i loro importantissimi studi di etochimica.

Nota 1. Una varietà di rame.

Nota 2. Una varietà di piombo.

Nota 3. Una varietà di bronzo.

Questa voce è stata pubblicata in etochimica, etogeochimica, in rilievo, reprise.

1 commento

  1. Posso solo aggiungere che ottenendosi all’ano-do, l’yttogeno può essere estratto solo da un esperto in sodomia passiva…

Replica al commento si Satrapos Cancella la replica

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>